“…chi cerca… trova.”
(Maria Teresa Sabatiello, ore 18:06)
La “relazione” che intercorre tra la pietra e me è qualcosa che nasce istintivamente, prima ancora che io stessa possa darle un significato. I miei occhi e le mie mani si poggiano sul sasso, ne vengono rapiti e lo “rapiscono” di conseguenza a quella natura che, benevolmente lo scolpisce per me… ed io per ringraziarla dipingo per lei, portando a compimento un’opera, già in parte realizzata…
Il mio è innanzitutto un lavoro di ricerca, meticolosa e attenta, un viaggio interiore che si “materializza”, oserei dire. Seduto accanto a me, il mio mare invernale, severo e impetuoso consigliere. Le pietre, infatti, vanno scelte con cura perché la mia mano deve intervenire soltanto “a svelarne l’essenza nascosta”… mai sulla forma.
Quando raccolgo un sasso, non sempre ho ben chiaro in mente il suo suggerimento, alcune volte è un semplice bisbiglio, poi però poggio la pietra sul tornio, la osservo, l’accarezzo e il bisbiglio diventa prima una voce chiara e nitida e poi un vero e proprio urlo…
Maria Teresa Sabatiello