Una pietra poggiata nel mio studio per tanto tempo quasi volesse dare priorità ad altre.
Praticamente in disparte, catturava ogni tanto il mio sguardo, richiamando a suo modo l’attenzione.
Fino a quando, un giorno di gennaio, l’ho sollevata e poggiata sul tornio. Era arrivato il suo momento di raccontare…
“C’era una volta un Re che aveva perso la testa del suo scettro e… nel raccoglierla il mantello gli scivolò via dalle spalle… e nel raccoglierlo lo scudo cadde rovinosamente a terra e… nel raccoglierlo la corona gli sfuggì dal capo… E fu così che… C’era una volta un Re.”