Anime di Pietra Opere di Maria Teresa Sabatiello

“LaMiaDama” di Giorgio Palumbi

Innovative perlustrazioni stilistiche, le sue, sorprendentemente veicolate da un potente superlativo incedere creativo che sfrutta il naturale profilo della pietra, per creare avvolgenti marmoree fantasie, vibranti di scintillanti caleidoscopiche campiture cromatiche che, attraverso l’immensa forza di accese lumeggiature, potenti passaggi chiaroscurali e sgargianti brillanti sfumature tonali, sanno liricamente scolpire l’incantevole volto dei nostalgici struggenti echi dell’anima e dei crepuscolari malinconici sussulti del cuore di una prodigiosa coscienza creativa, pulsante di appassionato amore, introspettica sensibilità e poetica delicatezza.

Sorprendente abilità di incastonare pittoricamente nella pietra le recondite eco della memoria, quella di Maria Teresa Sabatiello, elegantemente effusa mediante affascinanti, intriganti volumi, sireneche chimeriche forme e nitidi sagaci virtuosismi grafici che sanno magistralmente compendiarsi in sfolgoranti sfavillanti alchimie pitto-scultoriche, stupendamente rivolte ad inebriare e catturare l’attenzione dello Spettatore, magicamente narrandogli dei lontani fruscii e delle remote malie gelosamente custodite dagli abissi di una smeraldinea acquea distesa che sa farsi prezioso, nobile scrigno delle inesplorate espressioni e delle celate, sibilline suggestioni di un’emozione artistica straordinariamente permeata di musicalità e di poesia.

Incantate, magiche narrazioni scultoree, quelle dell’artista, fantasticamente impreziosite da una raffinata, elegante pittura, magnificamente tesa ad animare pregiati brani figurativi, caricandoli di una sorprendente, straordinaria vitalità, meravigliosamente resa attraverso stupefacenti, ammalianti racconti, abilmente generati da un ineccepibile modus creandi che sa proficuamente sintetizzare, mediante una singolare tecnica esecutiva, la liscia, modulata compattezza di solide e sinuose pietre provenienti dalle profondità marine e la densa luminosa brillantezza di intense smaglianti cromie, coltamente eviscerandone l’intrinseca, profonda essenza che sa con splendore affiorare, eternandosi in eloquenti, granitici componimenti che tentano di veicolare marine memoria e coralline reminiscenze, superbamente estrinsecate da un sensibile, erudito incedere compositivo che dipinge sulla pietra, immortalando i profondi misteri segretamente custoditi nelle nascoste latenze della materia.

Sfolgoranti, ferventi scelte coloristiche, quelle dell’Autrice, superbamente effuse da un poderoso smagliante cromatismo che trova la propria più completa e mirabile magnificazione attraverso il sapiente elaborato accostamento tonale tra la limpida purezza del bianco, la profonda corposità delle terre, la sobria compostezza delle ocre, l’elegante algidità del grigio perlaceo e la vibrante avvolgenza del rosso pompeiano, virtuosamente, fondendone i singoli risvolti timbrici, implementando una virtuosa compagine illustrativa ed espressiva, cromaticamente vibrante di potente animosità e di ardente impetuosità che sanno rendere le realizzazioni di notevole valore espressivo, qualificando la sua eleganza artistica e la preziosità delle sue opere.

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Recensione pubblicata nel Catalogo della mostra
DONNA IN-FORMA – II EDIZIONE
sabato 5 dicembre 2015 – martedì 22 dicembre 2015
MUSEO VENANZO CROCETTI,
Via Cassia, 492
Roma

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