Connection – OnArt Gallery di Firenze
“…Natura è tutto ciò che noi vediamo: il colle, il pomeriggio, lo scoiattolo, l’eclissi, il calabrone. O meglio, la natura è il paradiso. Natura è tutto ciò che noi udiamo: il passero bobolink, il mare, il tuono, il grillo. O meglio, la natura è armonia. Natura è tutto quello che sappiamo senza avere la capacità di dirlo, tanto impotente è la nostra sapienza a confronto della sua semplicità… ”
(Emily Dickinson)
L’arte, l’uomo e la natura hanno sempre camminato insieme per poter ritrovare le proprie radici: interagire con l’acqua, fondersi con essa, con un raggio di sole, con un bocciolo di fiore o con la brezza che si leva leggera, è alla base della pratica sciamanica con gli Spiriti della Natura e serve a trovare un nuovo contatto con la propria Anima, a sperimentare nuove forme e a riconoscere che siamo esseri plasmabili, della stessa sostanza materiale e spirituale della Natura.
Entrare in connessione con la natura significa mettere da parte la convinzione di essere quasi divini, e renderci conto una volta per tutte che siamo umani e, in quanto tali, apparteniamo a questo mondo tanto quanto gli animali, riallacciando il rapporto con ciò che è il senso della vita.
Parlerei, più che di connessione, di Ri-connessione, in quanto già data dal principio ed insita in noi una coscienza svincolata dal sociale, dalle istanze, dai legami sociali e doveri che abbiamo, riaccogliendo ed rieducando il bambino che è in noi, possiamo riconnetterci con le forze della natura per saperla comprendere e rispettare.
Riconnettersi agli elementi naturali, terra, aria, fuoco e acqua, è molto importante per ristabilire il proprio benessere ed altrettanto importante è riscoprire come i nostri antenati stabilivano un contatto armonioso, costante e rispettoso con la Natura.
Riconnettersi implica il concetto di riappropiazione con una componente fondamentale: la nostra anima che risiede in noi e si connette nel tutto, nella madre terra e in tutti gli elementi che né fanno parte.
L’uomo nella sua civilizzazione, pensando solo che il potere di vivere derivi dal denaro e dalla materialità consumistica e capitalistica, si è dimenticato del concetto di rispetto verso ciò che gli da questo potere: la Natura.
Gli artisti che hanno una sensibile e sensitiva anima, riescono attraverso la loro arte a riconnettersi al principio naturale donando le chiavi a chi addormentato, come se avesse perso il soffio vitale si aggira per le città vuote.
Se quell’ uomo alzasse lo sguardo a guardare il cielo, i grandi parchi che ci danno ossigeno e vita, se solo si fermasse per un attimo chiedendosi il senso di quello che come un automa sta realizzando e non come parte del creato dove risiede vita e bellezza, se pur per un attimo si potesse sedere, riuscirebbe a sentire almeno una parte di questa grande energia che è la vita.
Il concetto di Natura rappresenta l’identità organica di spirito e materia: l’uomo e la natura non sono concepiti come elementi esterni, ma come parti di uno stesso mondo naturale.
Nel mondo naturale si trovano unite l’intelligenza e la materia, e questa identità rappresenta il principio Assoluto per cui l’io e il non-io, il soggetto e l’oggetto, la ragione umana e le cose nascono da un’unica realtà originaria.
Il mondo naturale, in quest’ottica, non è una materia inerte, bensì un organismo vivente all’interno del quale l’uomo afferma la propria libertà.
Il concetto di Natura, secondo Schelling, rappresenta l’identità spirituale ed autocosciente, l’unico soggetto conoscitivo e attivo, fatto di attività involontarie e volontarie.
L’armonia prestabilita tra la razionalità conoscitiva, pratica dell’uomo e il suo contesto naturale esprime l’unità ontologica ed assoluta del mondo.
Nonostante ci siano delle continue corrispondenze Natura e Spirito, si configurano come due poli distinti, proprio come separati si trovano soggetto e oggetto.
La conciliazione va rintracciata nell’attività che armonizza spirito e natura, il produrre inconscio e conscio, ovvero nell’arte: “L’arte è per il filosofo quanto vi ha di più alto, poiché essa gli apre quasi il santuario dove in eterna ed originaria unione arde come in una fiamma quello che nella natura e nella storia è separato ” (Schelling, Sistema dell’idealismo trascendentale)
Nella creazione estetica, l’artista si compie e l’arte manifesta la vita stessa dell’Assoluto, come identità di soggetto e oggetto, di spirito e natura, di libertà e determinismo. L’opera d’arte infatti è solo in parte il frutto dell’azione consapevole dell’artista: sebbene l’attività dell’artista sia indirizzata verso un fine, tuttavia egli è spinto alla produzione da un “afflusso divino”che lo porta a esprimere cose di cui non riesce a penetrare completamente il senso. L’arte, essendo armonia di spirito e natura, è mediazione tra ispirazione (momento inconscio o spontaneo) e mestiere (momento conscio e meditato). L’arte produce sopprimendo la differenza tra interno ed esterno, spontaneità e legalità, materia e forma: fa coincidere il sensibile e l’idea, stringe in uno tutte le opposizioni che solo attraverso il principio della negazione, la riflessione filosofica ha potuto stabilire.
Sin dalla preistoria l’uomo ha raffigurato ciò che nella vita quotidiana affrontava o semplicemente in cui si imbatteva. Per esigenza o per diletto, la rappresentazione di una scena agreste o bucolica che sia, figura nella nostra storia personale e dell’umanità. Il paesaggio, naturale o urbanizzato, componente fondamentale della nostra esistenza, bene culturale condiviso, evoca in tutti noi un forte fascino e ha costituito in passato e rappresenta tuttora, seppure secondo particolari declinazioni, una forte attrazione per l’animo dell’artista. Questa mostra si propone attraverso l’operato degli artisti di scoprire il concetto di natura che risiede nell’arte oggi e del rapporto tra uomo e natura, ristabilendo una finestra sensibile da cui saper osservare in maniera tangibile la voce della natura e del rapporto di connessione che vi è tra noi ed essa.
Espongono: Laura Allegro, Andrea Bertoletti, Carmela Cosco, Tobia Dal Maso, Francesca Marina Costa, Carmelo Margarone, Vincenzo Gallo, Andy Mcfly, Gabriele Mosti, Federico Orlando, Danila Pasini, Adua Martina Rosarno, Maria Teresa Sabatiello, Elisa Viotto.
Inaugurazione: Sabato 2 Giugno 2018, ore 18:00