Cervello, Memoria e Creatività
Incontro/mostra/dibattito
Continua il calendario di eventi targati “Progetto Nove” con l’appuntamento di sabato 21 dicembre 2013, dalle ore 18.00, presso la Biblioteca Comunale di San Giorgio a Cremano, si parlerà di “Cervello, memoria e creatività” in compagnia di Nicola De Pisapia, ricercatore in neuroscienze all’Università di Trento, che illustrerà gli ultimi sviluppi delle sue ricerche su Cervello e Creatività: un gruppo di dodici artisti under 35 sono stati sottoposti ad un esperimento scientifico mediante risonanza magnetica funzionale per decodificare l’attività celebrale durante il processo di elaborazione di un’opera d’arte. I risultati hanno dato luogo ad una mostra iniziata il 6 dicembre 2013, che sarà visitabile fino al 12 gennaio 2014 al Mart di Rovereto (Trento). Nicola De Pisapia è anche co-fondatore della start up Neocogita, Brain Wellness Research. Eugenio Capezzuto, ricercatore e saggista, parlerà di “Cervello e Memoria, dall’antichità ad oggi”. A moderare l’incontro Giuseppe Germano, professore di letteratura latina medievale e umanistica e coordinatore del dottorato di ricerca in filologia classica all’ Università “Federico II” di Napoli, con l’intervento di Oriana Russo, responsabile per Lineadarco dei servizi bibliotecari.
Nel corso della serata sarà inaugurata l’esposizione “Anime di pietra dell’artista Maria Teresa Sabatiello, con la consueta intervista live dei ragazzi della redazione di progetto nove, formata dagli allievi dell’ITI “E.Medi” e del Liceo “C. Urbani” di San Giorgio a Cremano, che curano il il blog www.progettonove.blogspot.com e sarà letto un racconto inedito, scritto ad hoc per l’evento, dalla scrittrice fantasy Anna Fabrello, di Ivrea, dal titolo “La Tessitrice di Memorie”.
“La relazione che intercorre tra la pietra e me è qualcosa che nasce istintivamente…prima ancora che io stessa possa darle un significato. I miei occhi e le mie mani si poggiano sul sasso, ne vengono rapiti e lo “rapiscono” di conseguenza a quella natura che, benevolmente lo scolpisce per me… ed io per ringraziarla dipingo per lei, portando a compimento un’opera, già in parte realizzata…
Il mio è innanzitutto un lavoro di ricerca, meticolosa e attenta, un viaggio interiore che si “materializza”, oserei dire. Seduto accanto a me, il mio mare invernale, severo e impetuoso consigliere. Le pietre, infatti, vanno scelte con cura perché la mia mano deve intervenire soltanto “a svelarne l’essenza nascosta”… mai sulla forma. Quando raccolgo un sasso, non sempre ho ben chiaro in mente il suo suggerimento, è la sua forma a catturare il mio sguardo, la sensazione che mi regala sotto le mani, una sorta di armonia naturale, che diventa, per me, un’attrazione assolutamente magnetica… L’immagine si fissa nella mia mente, e “l’impronta” nelle mie mani…. Poggio la pietra sul tornio, la osservo, l’accarezzo ed inizia una sorta di dialogo che è dapprima un sussurro, poi il bisbiglio si trasforma in una voce chiara e nitida e infine in un vero e proprio urlo…
E se un senso è anche nelle pietre, bene, io lo cerco disperatamente, testardamente, perchè “loro” parlano a chi le ascolta, e raccontano di storie lontane e vicine che il tempo ed il mare hanno scolpito, ed hanno dettagli e forme che spiegano meglio delle parole, perchè è un racconto materico, che si ascolta con gli occhi e con le mani, e a me serve solo la mia atmosfera, il mio laboratorio, musica e concentrazione… Ed il racconto comincia da un dettaglio e poi si snoda all’improvviso, incredibilmente chiaro e vivo…”
Maria Teresa Sabatiello